ANTENATI

La venerazione dei propri antenati è la migliore ricetta che si possa prescrivere a chiunque, perché con l’aiuto degli antenati è possibile trovare la soluzione ai propri problemi.
Il nostro legame con i nostri antenati è considerato tanto intimo, che nella tradizione Yoruba i morti vengono seppelliti in casa e non in un cimitero. In questo modo è possibile dare il buongiorno agli antenati quotidianamente e ogni sera dare la buonanotte. E’ possibile sedersi sulla loro tomba, piangere o ridere, poiché la morte non ci separa dalla vita. E’ solo un passaggio in un'altra vita.
Se vogliamo bene a qualcuno gli diciamo Odabo che significa arrivederci. E questo può succedere nei sogni, nella immaginazione, ….
Per noi la morte non mette fine a nulla. La morte è solo un nuovo inizio. E’ la possibilità di rinascere.

Si distinguono due tipi di antenati: gli antenati femminili e gli antenati maschili.
La prima cosa che bisogna conoscere è il concetto della morte.
Nella lingua Yoruba la morte si chiama IKU. La parola KU significa morire. La morte è il processo di trasferimento da un mondo all’altro.
Se non si accetta l’esistenza della morte, non possiamo essere liberi dal suo incombente pericolo. Ci troviamo a trattare un punto molto interessante: nel mondo africano la morte viene festeggiata (non rimpianta). In questo modo si accetta la realtà della vita. La morte viene chiamata in due modi: la morte socialmente accettata, nel caso di qualcuno che ha perso la vita in tarda età, e la morte non accettata socialmente, nel caso di morti tragiche, inaspettate di gente giovane. Per la morte inaspettata di persone giovani si tratta nella maggior parte dei casi di gente appartenente all’energia ABIKU – che significa nati per una morte precoce. Per questo si venera gli antenati anche con lo scopo di evitare di morire troppo presto, quando non abbiamo ancora vissuto il nostro destino totalmente.

Che si tratti di Egungun (antenati maschili) o di Gheledè (antenati femminili) abbiamo due livelli di antenati:
-       antenati onorevoli
-       antenati non onorevoli.

Non tutti quelli che muoiono sono adatti per essere degli antenati onorevoli. Per onorare una persona come antenato, questa doveva nel corso della propria vita raggiungere un certo livello di esistenza. Una persona che raggiunge un certo livello di evoluzione quando era ancora in vita, al momento della morte praticamente perde il suo legame famigliare ed è onorata come antenato in modo generale. Rappresenta la porta tra il mondo dei vivi e quello dei morti.
Questo significa che il nostro comportamento in vita decide di come saremo onorati dopo la morte. Dopo la morte di una persona si fa un’invocazione e la sua energia si materializza perché possa servire come messaggero di comunicazione per tutte le persone.
Il nostro carattere è quello che decide come saremo accettati socialmente nel corso della vita e come saremo socialmente accettati alla nostra morte. La vostra occasione per garantirsi una buona reincarnazione e una buona evoluzione nella prossima vita inizia in questo istante.
Gli antenati simboleggiano la comunità e la costruzione. Sono simbolo di pace e di armonia. Li invochiamo per comprendere la direzione della nostra vita, perché loro possano combattere per noi, per i nostri interessi. Gli antenati vengono invocati anche per darci l’orientamento, per indirizzarci. Gli chiediamo quale è il modo più facile per risolvere i nostri problemi.
Sia gli antenati maschili sia quelli femminili sono rappresentati da una maschera che viene utilizzata come mezzo intermediario dal sacerdote. All’inizio può bastare una nostra semplice richiesta ai nostri antenati di un benessere nella vita, esprimendoci nella nostra lingua, a modo nostro, oppure semplicemente come si preferisce.
Nel caso invece si voglia con l’aiuto degli antenati ottenere un cambiamento radicale della vita, si va da un sacerdote che è consacrato con questa energia particolare.
Onorare gli antenati è particolarmente importante quando ci accorgiamo che la storia si ripete: la stessa malattia, le stesse abitudini in famiglia. Onorando gli antenati possiamo cancellare le difficoltà presenti nelle generazioni precedenti e possiamo evitare che vengano trasmesse alle prossime generazioni.

L’onorazione degli antenati è un’energia molto spirituale.
Ci sono due modi di onorare i nostri antenati oppure due modi per invocare la loro benedizione:
-       possiamo fare un’offerta – la cosa migliore è offrire quello che più amiamo
-         o si può preparare a casa una cena per molte persone che viene consacrata allo scopo di venerazione del proprio antenato: è un Sara (offerta di cibo) per gli antenati.
Un modo fondamentale di onorazione è anche tenere pulite le tombe e accendere le candele. E’ molto importante frequentare regolarmente le tombe e parlare con gli antenati. La comunicazione verbale è importante.
Si distinguono due tipi di genetica: la genetica fisico-biologica e quella astrale-spirituale.
Il bambino alla nascita porta al mondo la genetica fisico – biologica della propria famiglia.
Gli antenati morti invece hanno un’influenza forte sulla linea genetica astrale-spirituale di quelli che sono vivi.
Gli antenati vanno onorati anche per avere maggior armonia, per ripulire la propria vita di tutte le turbolenze. Siamo sempre in contatto con tutti gli antenati perché crediamo che il presente è solo la continuazione del nostro passato. Il momento di adesso è solo l’anticamera del futuro.
Non ha importanza se non si sa dove sono sepolti i nostri antenati.
La genetica, che sia spirituale, astrale, fisica o biologica, è conservata nel nostro corpo ed è con noi. Pertanto si può sempre pregare i nostri antenati, ognuno a modo suo. Quando si parla di preghiera, si intende l’espressione di quello che si vuole da loro. Si può pregare gli antenati per il progresso, per la salute, per il denaro, per la fortuna. Sempre, quando ci si rivolge ai propri antenati, si dice: Voi che siete quelli che dissero che la mia vita sarà dolce, portate nella mia vita la dolcezza di questo pianeta.
A volte si consiglia alle persone di andare in chiesa alla quale appartengono e di pregare i propri antenati. L’unica cosa vietata nell’onorazione degli antenati è di non fare assolutamente nulla. Di non ricordarsi di loro. Di non rivolgere a loro alcuna preghiera.    



EGUNGUN

The expressions Egúngún, Egún and Baba-Égún refer to ancestors that are already gone, the inhabitants of Orun that reveal themselves in Aye. The worshiping of the Egungun energies takes a central role within cults dedicated to male ancestors.
The ancestors that already took their path to Orun stay at the side of their descendants at all times and have crucial impact on all aspects of their lives; such as professional as well as relationships within their family. They can sooth the spirit, calm down arguments, encourage solidarity, the spirit of unity and harmony, they can renew our energy for our eagerness to work and over and over again they intervene in situations when the family is threatened to fall apart due to conflicts or problems regarding inheritance. The word of Egungun is always accepted and respected.
The purpose of the Egungun cult is, among others, to repair the effects of the spiritual DNA that reflects in imbalances of all kinds – physical, emotional and spiritual. Every human being receives a biological and an emotionally spiritual heritage or genetic-spiritual-emotional burden from their ancestors. The Egungun cult enables a retroactive operation. It works through destroying unpleasant factors that happened to the last seven generations before the certain person and their consequence were trouble, distress, illnesses and other problems of different kinds. The cult mentioned also enables resolving of family conflicts in which individuals from preceding generations were involved in with the purpose to repair the imbalances that occurred. 

The symbols of Egungun are: eta (altar stone); irukere (animal tail with artistic decoration, improved with magic that is worn by priests and kings as a sign of their royal dignity); atori (holly stick); edan (male and female figures made out of metal); cowries and wooden statues with seven heads carved in them that represent seven generations. Their clothes and necklaces are multicolor.



GELEDE 

Igba Gelede , community, which includes men and women, promotes fertility of all kinds, renovation of social behavioral rules and attraction of ashe. The community is lead by erelú, women that possess secrets and powers of the Mothers Oshoronga. Gelede is addressed as Iya – mother, and Igi, due to the fact that their ritualistic masks are carved out of a holy tree with the same name.
The festival devoted to Gelede that is celebrated during the time of jam harvesting lasts at least seven days. The participants gather in a procession and go to the streets where they accompany Gelede the whole day long. Gelede is embodied by men, but only, when the dusk falls. They sing diverse liturgical songs, efe being some of them. Efe are liturgical songs that with a humoristic tone publicly announce cases of unsuitable behavior and actions of men, women and children within the community that happened during the past year between the two festivals. The role of these liturgical songs has among others a regulative character, because the songs carry on the rules of behavior as well as the ethical and moral order that is always under the influence of the ancestral female power. 

During the Gelede festival there are some symbols that are especially highlighted, among others the big masks representing animals and clothes that carry geles, a kind of female turbans.



IGUNNUKO

Igunnuko, the protector of agriculture, takes care of sowing and harvesting. It is the energy of formation and renewal. It combines the cults of male and female ancestors with the purpose of retaining bonds and harmony with our ancestors, so that their energy would promote rich harvest, fruitfulness and fertility, healing, prosperity, just mutual relationships and social peace. Correspondent to ancestral cults the Igunnuko cult strives to eliminate or ease disasters and catastrophes. 
His symbols are lime pots; drums; eta (altar stone); irukere (animal tail with artistic decoration, improved with magic, that is worn by priests and kings as a sign of their royal dignity) and cowries. Multicolor clothing and necklaces are his favorites.


Un giorno una persona andò a farsi fare una divinazione IFA’  per sapere che cosa fare per avere una vita migliore. Gli fu consigliato di fare delle offerte ai propri antenati cosicché questi lo guardassero con occhi benedetti. Egli fece questo e ricevette la benedizione dei propri antenati.